Biografia

Aosta, 4 settembre 1945 – 5 febbraio 2023.

Attratto dalla pittura, Franco Grobberio intuisce in giovane età che il mondo delle immagini è il suo “giardino segreto”, un’esistenza poetica alternativa ma parallela alla quotidianità . Visita le grandi mostre italiane, legge libri di estetica e storia dell’arte, sentendo istintivamente affinità con i maestri surrealisti Magritte e Balthus e con il metafisico De Chirico. Di giorno lavora e di sera dipinge soprattutto ad olio, talvolta ad acquerello, e più raramente si dedica all’incisione all’acquaforte.

La sua pittura risente degli influssi dei maestri che lo hanno ispirato, tuttavia il suo è un surrealismo domestico e molto personale, intriso di una vena onirica. Se le opere degli esordi risentono degli influssi culturali del realismo europeo con tematiche ricorrenti come periferie di città, lavoratori e saltimbanchi, negli anni successivi la sua pittura si evolve verso una diversa figurazione, in cui si inseriscono simboli nuovi, brevi racconti a mezza strada tra il sogno e la realtà ispirati alla leggerezza.

L’attività espositiva è caratterizzata da mostre personali e collettive in Italia e all’estero, sia in gallerie private che in spazi pubblici.

Sebbene la pittura sia la sua principale vocazione, si è cimentato anche nella grafica (nel 1980 e nel 1985 le sue opere sono state prescelte per pubblicizzare la millenaria Fiera di Sant’Orso ad Aosta) e nella scultura: dall’anno 2000 espone alla Fiera di Sant’Orso i suoi giocattoli in legno dipinto ispirati a quelli della tradizione valdostana.

Ha tenuto corsi di pittura ad olio e ad acquerello sia all’Università della terza età che ad un gruppo di allievi seguiti da diversi anni.